Conservazione del Patrimonio Archeologico del Val di Mazara.
Sistematizzazione delle conoscenze e studi tematici per l’individuazione di buone pratiche per la conservazione di tipologie di Beni a rischio: pavimentazioni antiche e strutture in terra cruda
Convegno Internazionale
CONSERVARE è TRAMANDARE
Palermo, Palazzo Montalbo
11-12 dicembre 2015
Nell’ambito del P.O. FESR Sicilia 2007/2013, Asse III “Valorizzazione delle identità culturali e delle risorse paesaggistico-ambientali per l’attrattività e lo sviluppo”, Linea 3.1.1.4, il Centro Regionale per la Progettazione ed il Restauro e per le scienze naturali applicate ai beni culturali (CRPR) ha realizzato il Progetto “Conservazione del Patrimonio Archeologico del Val di Mazara. Sistematizzazione delle conoscenze e studi tematici per l’individuazione di buone pratiche per la conservazione di tipologie di Beni a rischio: pavimentazioni antiche e strutture in terra cruda”.
Tale Progetto si è posto l’obiettivo di promuovere la qualificazione, la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico, quali pavimentazioni antiche e terre crude, mediante la realizzazione di interventi di natura sperimentale, per un’adeguata conservazione e valorizzazione. Il Progetto ha consentito la risistemazione dell’area di Piazza Sett’Angeli a Palermo, ove insiste una pavimentazione a mosaico di età romana (secc. I-II d. C.), con alcune azioni sperimentali, tra cui la caratterizzazione del degrado sia in ambito biologico che chimico, nonché la posa in opera di copertura ventilata in vetro.
Nell’area archeologica di Solunto (secc. IV-III a. C.), nei pressi di Santa Flavia (PA), sono stati effettuati interventi innovativi in ambito biologico e chimico, finalizzati al consolidamento delle strutture murarie in terra cruda.
In considerazione dell’imminente conclusione del Progetto, l'11 dicembre 2015, è prevista la presentazione a Palazzo Montalbo, sede del CRPR, dei risultati raggiunti, da confrontare nel contesto più ampio di casi studio nazionali e internazionali, ad. es. per le terre crude, di Uzbekistan e Afghanistan, e per le pavimentazioni musive, di Italia e Tunisia.